Il Natale di una Wedding Teller







Il mago di Natale (G. Rodari)


S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock and roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.

C'è odore di Natale nell'aria.



Ebbene si, lo ammetto.

Intervista a Tutt'oggi Info


Non solo nozze


... E se la storia narrasse un altro degli eventi più importanti della vostra vita?
Uno speciale regalo di battesimo o un'originale bomboniera.

Taglio o non taglio?


Wedding Cake. Il dilemma della tendenza 2012.

Direttamente dalla moda a stelle e strisce, la torta nuziale è rigorosamente mini.
Premesso che i miei gusti in eterna opposizione tra il tradizionale e lo stravagante ( con un occhio fisso al buon gusto però!) danno spesso origine a bizzarri accostamenti, devo dire che trovo deliziosa questa nuova idea di concepire quella che è la seconda protagonista dopo la sposa.
D'altra parte, ho un debole ormai dichiarato per tutto ciò che è finger food.
Non serve far altro che disporre i Wedding Cupcakes (così sono chiamati) su più piani, creando così la classica forma della torta nuziale.
Estetica notevole direi. Scelta del gusto che più si preferisce. Ed in ultimo, ma non meno importante, la possibilità per ciascun ospite di "confezionare" il proprio Wedding Cupcake  e gustarlo l'indomani.
Unica pecca (se così vogliamo chiamarla): è la fine del tradizionale taglio della torta?
Un'idea carina sarebbe un mini - coltello con cui tagliare la mini torta in cima ed il gioco è fatto, non trovate?
Insomma, con una fava due piccioni. Rigorosamente mini.

Wedding Cupcakes

Paolo e Linda: un matrimonio rock



 
Quello che sto per raccontare non è il classico matrimonio.
Niente protocollo, niente pretese eccessive, niente banchetti reali...un delizioso home made.
Il matrimonio di Paolo e Linda è stato qualcosa di più di un semplice sì.
Ho sempre amato partecipare ai matrimoni, ma molto spesso lo stupore di bambina alla vista del famoso vestito bianco veniva poi rimpiazzato da quella sottile sensazione di noia e “appallozzamento”, generata dalla micidiale accoppiata messa - banchetto nuziale.
Beh, niente di tutto ciò.
Dal prete a dir poco bislacco alle gaffe nelle letture dell'omelia.
Stravaganti amici e karaoke sfrenato.
Metti anche una cravatta ed una colonna sonora all'uscita dalla chiesa certamente poco “nuziali” ed il gioco è fatto!
Per la prima volta ho visto gente dispiaciuta di dover andare via.
Una bella storia d'amore.
Coraggiosa. Forte. Complice.
Oserei dire... rock.
Perchè rock è stata anche questa giornata, che Paolo e Linda ricorderanno per sempre.
Rock & Love, baby!


C'era una volta una sposa


Che l'amore è tutto è tutto ciò che sappiamo dell'amore, diceva Emily Dickinson... ma se invece dovessimo scrivere dell'amore, che cosa faremmo?
Potremmo cavarcela disegnando classici cuoricini rossi, ma alzi la mano chi non lo definirebbe scontato!
Potremmo copiare il testo di una poesia o di una canzone romantica, ma (ahimé) mancheremmo di originalità.
Perchè non tentare allora parlando di quello che è il coronamento di una storia d'amore, il suo indice più alto alla borsa, il suo gol al 90°: il giorno del matrimonio.
Tensione e gioia. Lacrime e sorrisi. Paure e speranze.
Tutto quello che si respira in questa magica atmosfera prenderà forma tra le parole di un libro che racconterà un giorno unico nella vita di ognuno di noi, fissandolo per sempre tra le sue pagine.
Una storia da rileggere per sognare di nuovo, un racconto per far sognare chi ascolta... una favola da raccontare a piccole principesse che faranno sogni meravigliosi.

 

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